Tiranti

“I tiranti sono elementi strutturali operanti in trazione, in grado di trasmettere forze al terreno grazie ad un’armatura costituita da barre e da fasci di trefoli d’acciaio resa solidale al terreno mediante un bulbo di ancoraggio.
Vengono utilizzati per stabilizzare pareti rocciose, per ancorare al terreno paratie o muri di sostegno.
La funzione dei tiranti di ancoraggio è quindi quella di trasferire i vincoli necessari alla statica dell’opera in zone in cui il terreno offre la possibilità di assorbire le sollecitazioni in gioco.
L’ancoraggio al terreno viene eseguito mediante miscele cementizie che possono essere iniettate con sistemi che si diversificano a secondo del tipo di terreno.
La O.S.G. è in grado di eseguire sia cuciture che tiranti attivi che passivi grazie al proprio bagaglio di esperienze.”

Micropali

Si definiscono micropali quando il diametro di perforazione non supera i 300 mm. Eseguiti a rotazione o rotopercussione in terreni di qualsiasi natura e consistenza, trovano impiego in opere di contenimento (berlinesi), opere di sottofondazione. L’armatura è composta da un tubolare in acciaio (valvolato o non) mentre l’iniezione può essere a gravità (impiegando malta cementizia) oppure in pressione (boiacca cementizia con opportuno rapporto a/c) con impiego di doppio otturatore attraverso le valvole presenti nel tubo di armatura.

Indagini geognostiche

Le indagini geognostiche hanno lo scopo di fornire dati e informazioni necessarie per la caratterizzazione geotecnica dei terreni e la loro corretta interpretazione. Esse rappresentano la fase propedeudica alla progettazione, definendo con esattezza il modello geologico.

Dreni a nastro

Eseguiti per ridurre i tempi di consolidazione nei terreni a bassa permeabilità, accelerando l’effetto di espulsione dell’acqua modificandone drasticamente il percorso di drenaggio. Impiegati in terreni a granulometria fine quali argilla inorganica, limi compressibili, torbe

Chiodature

“La tecnica della chiodatura del terreno (soil-nailing), per il sostegno di fronti di scavo o di pendii in condizioni limiti di sicurezza, è molto utile e vantaggiosa per gli ambienti urbani e di forte pregio ambientale in cui le opere di sostegno tradizionali non possono essere utilizzate.
La chiodatura del terreno utilizza elementi di rinforzo di tipo passivo, detti appunto chiodi (nail), che vengono installati nel terreno, cementati o a diretto contatto con il terreno stesso, con una spaziatura alquanto ridotta; i chiodi vengono infine collegati mediante delle reti o dei rivestimenti, non portanti, che assolvono la sola funzione di conferire continuità nella distribuzione degli sforzi e di proteggere il fronte dall’erosione superficiale. “