Jet Grouting Suborizzontale

Colonne di terreno consolidato sub-orizzontali atte a consolidare i fronti di avanzamento oppure il contorno delle gallerie naturali da realizzare, per consentire il successivo scavo in tradizionale. Per evitare sovrappressioni che provocherebbero sollevamento dei terreni e di manufatti sovrastanti, si può impiegare un tubo di rivestimento in acciaio che viene lasciato in opera come armatura definitiva al termine del trattamento. In tal modo si controlla efficacemente il materiale di spurgo che fluisce entro lo spazio anulare tra le aste di perforazione ed il rivestimento.

Infilaggi

Con il termine infilaggi si intendono tutte le tecnologie eseguite per il sostegno dei terreni in anticipo agli scavi. La geometria è di solito troncoconica, in modo da consentire la parziale sovrapposizione con la serie precedente. Le perforazioni orizzontali o sub-orizzontali vengono eseguite da un “posizionatore” e successivamente armate con tubi metallici o in VTR cementati al terreno circostante.

Drenaggi sub-orizzontali

I Dreni suborizzontali sono elementi drenanti a sezione circolare di piccolo diametro inseriti nel corpo di un pendio in frana o nel fronte di uno scavo, durante la sua esecuzione, allo scopo di eliminare l’acqua in eccesso. Sono costituiti da tubi forati (eventualmente rivestiti da calza in TNT) che vengono posti in opera su fori eseguiti con trivelle ad elica o con attrezzature a rotazione dotate di opportuni utensili di scavo

Paratie e tamponi di fondo in Jet Grouting

Colonne di terreno consolidato impiegate per una cinturazione perimetrale degli scavi (eventualmente armata con tubi in acciaio) e per la creazione di un tampone impermeabile atto a contrastare la sottospinta idraulica, consentendo gli scavi e la successiva realizzazione del solettone di fondo in cls armato in assenza di acqua. La miscela impiegata può essere costituita sia da boiacca (acqua e cemento), sia da una miscela plastica ternaria (acqua – cemento – bentonite) secondo un mix dei componenti finalizzato al grado di permeabilità da raggiungere.

Jet Grouting

Consolidamenti colonnari ottenuti mediante disgregazione del terreno miscelandolo contemporaneamente con una sospensione cementizia attraverso ugelli di vario diametro e con pressioni fino a 600 bar. Esistono tre diverse metodologie che si differenziano sostanzialmente dal numero di fluidi adottati: Jetting monofluido: la stessa miscela (boiacca) è utilizzata sia per l’azione disgregante sia per l’azione stabilizzante Jetting bifluido: l’azione disgregante della boiacca è accompagnata da un getto di aria compressa al fine di favorire “l’infiltrazione”del fluido nel terreno. Jetting trifluido: prevede un fluido per l’azione disgregante e un fluido per l’azione stabilizzante. L’azione disgregante è ottenuta dal getto ad alta velocità di acqua con o senza aria compressa. L’azione stabilizzante è affidata al getto in pressione di boiacca.

Iniezioni chimiche, poliuretaniche e cementizie

Impiegate per migliorare le caratteristiche meccaniche del terreno, nonché per ridurre drasticamente la permeabilità. Iniettati a pressioni e volumi controllati in funzione dei volumi dei vuoti effettivamente disponibili ed iniettabili, e della granulometria e permeabilità dei diversi strati interessati dal trattamento.

Diaframmi plastici con tecnologia CSM

La tecnologia CSM (Cutter Soil Mixing) consiste nella realizzazione di una barriera plastica impermeabile costituita da una serie di pannelli compenetrati ottenuti dalla miscelazione del terreno in sito con una miscela di acqua, cemento e bentonite (metodo CSM).Tale lavorazione rientra in genere negli interventi di bonifica che consistono nella realizzazione di un barrieramento della falda finalizzato alla interruzione della migrazione degli inquinanti da essa trasportati. Particolarmente impiegata anche come opera di preconsolidamento degli scavi.

Diaframmi plastici

I diaframmi plastici tradizionali consistono nella realizzazione di uno scavo verticalea mezzo di benna mordente seguito dal riempimento con una miscela acqua – cemento – bentonite. Nel caso di opere di bonifica ove sia assolutamente necessario impedire la dispersione nel suolo circostante o nelle acque di falda di elementi particolarmente pericolosi per l‘ambiente e per la salute si garantisce la impermeabilità della barriera con l’inserimento nella miscela appena gettata in opera di pannelli in HDPE

Deep mixing

Il Soil Mixing è un metodo di consolidamento che consiste nell’inserimento nel terreno di un utensile rotante su cui sono collegate delle eliche che assicurano la disgregazione del terreno ed il rimescolamento dello stesso con il legante inserito mediante appositi ugelli. Si viene a formare così un elemento (colonna, setto ecc…) di materiale che presenta caratteristiche di resistenza, deformabilità e permeabilità migliori del terreno circostante. I leganti principalmente impiegati sono il cemento o la calce.

Tiranti

“I tiranti sono elementi strutturali operanti in trazione, in grado di trasmettere forze al terreno grazie ad un’armatura costituita da barre e da fasci di trefoli d’acciaio resa solidale al terreno mediante un bulbo di ancoraggio.
Vengono utilizzati per stabilizzare pareti rocciose, per ancorare al terreno paratie o muri di sostegno.
La funzione dei tiranti di ancoraggio è quindi quella di trasferire i vincoli necessari alla statica dell’opera in zone in cui il terreno offre la possibilità di assorbire le sollecitazioni in gioco.
L’ancoraggio al terreno viene eseguito mediante miscele cementizie che possono essere iniettate con sistemi che si diversificano a secondo del tipo di terreno.
La O.S.G. è in grado di eseguire sia cuciture che tiranti attivi che passivi grazie al proprio bagaglio di esperienze.”